16 luglio 2024
Addio alla regola della prevalenza del lavoro in ufficio. Regola fissata dall’ex ministro della Pa, Renato Brunetta, per evitare un eccessivo ricorso al lavoro agile all’interno delle Pubbliche amministrazioni. Oggi i lavoratori del pubblico impiego possono svolgere la prestazione lavorativa da casa per il 49% dei giorni lavorativi. (Continua...)
22 maggio 2023
Il ricorso al lavoro agile riprenderà a crescere. La direttiva Ue sull’applicazione dei principi Esg fa ben sperare. Infatti il livello di sostenibilità di imprese e amministrazioni pubbliche dipenderà in futuro sempre di più dalla corretta gestione e organizzazione delle risorse umane e dall’applicazione dello smart working. Il lavoro a distanza, è stato calcolato, fa risparmiare 600 chilogrammi di anidride carbonica per lavoratore. Nel complesso quest’anno 3,6 milioni di dipendenti pubblici e privati hanno scelto il lavoro ibrido. (Continua...)
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15 dicembre 2022
Al ministero dell’Economia il lavoro agile ha fatto crollare le assenze, addirittura del 43% nel primo quadrimestre del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020. Lo strumento tuttavia al Tesoro rischia l’emarginazione. Infatti, nel Piao del ministero di via XX settembre è scritto che non possono essere più di 8 al mese i giorni lavorati da remoto, in pratica solo due alla settimana.
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11 dicembre 2022
Smart working, il vento sembra essere cambiato con l’avvicendamento tra il ministro Renato Brunetta e Paolo Zangrillo alla Funzione pubblica. La visione del ministero è (nuovamente) virata su posizioni più favorevoli al lavoro agile...
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23 ottobre 2022
Sulla Pubblica amministrazione: «Con 3,2 milioni di dipendenti è il più grande datore di lavoro italiano». Sullo smart working: «Strumento da utilizzare, il mio un atteggiamento più laico rispetto a Brunetta». Sull’importanza di raggiungere i risultati: «La misurazione delle performance non deve essere un tabù».
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11 ottobre 2022
Il lavoro agile rischia di diventare un lusso per pochi. Il caro bollette morde gli smart worker, ma aziende e pa non concedono rimborsi spese per aiutare chi opera da remoto a coprire parte dei costi che deve sostenere a domicilio per l’energia. E dal momento che nel pubblico lo smart working è subordinato al raggiungimento di un accordo tra dirigente e dipendente, l’assenza di compensazioni su questo fronte sta pesando in maniera determinante in fase di trattativa.
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3 ottobre 2022
Lo smart working migliora la performance del lavoratore, diminuisce lo stress, può attrarre nella Pubblica amministrazione i giovani talenti migliori, ed è anche una scelta green ed economica. Parola di Mariano Corso, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Smart Working della School of Management Politecnico di Milano, che alla domanda sul perché, oggi, nella Pa si tenda invece a voler far tornare tutti in presenza, spiega: «Perché quello che è stato applicato finora non è stato vero smart woring. E non se n’è capito il potenziale, in controtendenza con il settore privato.
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29 settembre 2022
Lo smart working piace a imprese e pa alle prese con il caro bollette. Per due datori di lavoro su tre (66%) incrementa la produttività e consente il risparmio dei costi di gestione. Per il 72% dei datori di lavoro lo smart working aumenta inoltre il benessere organizzativo e migliora l’equilibrio vita-lavoro dei dipendenti. Sul versante dei lavoratori, invece, è il miglioramento della qualità della vita lavorativa a essere particolarmente apprezzato.
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ELABORAZIONE 11/10/2022
UTIMA MODIFICA 16/07/24